La Società biancorossa appoggia il progetto sostenuto dall’organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella lotta alla fame e alla malnutrizione nel mondo.
Da sempre attenta e particolarmente sensibile a tematiche etiche e sostenibili Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza ha scelto di aderire alla campagna “Water of Africa” promossa da Azione contro la Fame, organizzazione umanitaria internazionale.
Attiva da 40 anni in circa 50 Paesi, Azione contro la Fame si impegna nella lotta alla fame e alla malnutrizione nel mondo. In concomitanza con il 22 marzo Giornata mondiale dell’acqua, promossa dalla Nazioni Unite, l’organizzazione umanitaria ha lanciato l’iniziativa “Water of Africa” per ricordare l’importanza dell’accesso all’acqua potabile.
A favore di questa causa, dunque, scendono in campo anche gli atleti di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza: Clevenot e compagni, infatti, sono i protagonisti di un video che sarà diffuso sui canali social della Società e non solo, e che si propone come obiettivo quello di sensibilizzare tutti i tifosi piacentini e gli appassionati di volley su una tematica così delicata.
“La nostra Società è da sempre sensibile a tutto ciò che riguarda l’ambiente e in questo caso alla salute delle persone. – spiega Elisabetta Curti, Presidente Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza – Proprio per questo motivo siamo felici di poter supportare un progetto così meritevole come Water of Africa promosso da Azione contro la Fame. Il nostro sport può essere un veicolo per diffondere ancora di più un messaggio così importante come quello di poter garantire a tutte le persone l’accesso all’acqua potabile”.
“Siamo davvero orgogliosi, in qualità di Title Sponsor, di essere parte integrante di questa iniziativa. – commenta Alberta Gervasio, Amministratore Delegato di Bluenergy Group – Bluenergy così come tutte le società del gruppo, sposa e condivide l’impegno verso temi importanti quali la salvaguardia e l’utilizzo efficiente delle risorse energetiche. Portare all’attenzione dell’opinione pubblica anche attraverso lo sport un tema così sensibile, come la mancanza di accesso a una rete idrica potabile nelle zone più periferiche del mondo, è un ulteriore modo per farci comprendere quanto importante sia salvaguardare le nostre risorse e agire attivamente affinché queste non vadano sprecate.”
In Africa, in particolare, nell’area subsahariana quasi la metà della popolazione non ha a disposizione acqua pulita da bere: quotidianamente 319 milioni di persone, infatti, sono costrette a bere acqua sporca e contaminata, tra le principali cause della malnutrizione infantile che ogni anno uccide 2 milioni di bambini sotto i 5 anni.
Proprio per questo motivo Azione contro la Fame ha scelto come simbolo della campagna di sensibilizzazione una bottiglia di acqua sporca e contaminata. Un’immagine forte per riaccendere i riflettori sul problema e favorire una presa di coscienza collettiva sul fenomeno. L’obiettivo è quello di rendere l’acqua contaminata la meno bevuta, fornendo alle popolazioni africane l’accesso all’acqua potabile e promuovendo servizi igienico-sanitari.