Nell’ambito del progetto scuola, una rappresentanza di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza stamattina ha partecipato ad un incontro che si è tenuto nella biblioteca nella sede di Via Stradella della scuola media Italo Calvino – Angelo Genocchi.
Coordinato da Vittorino Francani, Referente di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza per il progetto scuola, dalla professoressa Mariacristina Favari referente per la sede di Via Stradella, dal professore Franco Valuto referente per la sede di Via Boscarelli e dalla professoressa Carlotta Malchiodi insegnante di Educazione Fisica della scuola media Italo Calvino – Angelo Genocchi, durante l’incontro durato più di un’ora l’Allenatore e Responsabile Tecnico del settore giovanile della società biancorossa Renato Barbon e il centrale Enrico Cester hanno parlato di pallavolo agli studenti della Prima C e risposto alle domande che diversi di loro hanno rivolto al giocatore biancorosso.
L’incontro è stato aperto Vittorino Francani che dopo aver parlato del progetto che vuole la società biancorossa sempre più vicino ai giovani e alle scuole ha invitato i presenti “ad andare a vedere qualche partita della squadra” e ha sollecitato i giovani studenti “a fare sempre più gruppo perché lo sport è un’ottima scuola di vita”.
Renato Barbon ha ricordato che “Cester l’ho allenato diversi anni a Treviso e insieme abbiamo vinto diversi titoli italiani nel settore giovanile, lui era uno schiacciatore trasformato in centrale” e ha sottolineato l’importanza di “fare sport magari se non da giocatori da dirigenti, accompagnatori, arbitri o tifosi”.
Enrico Cester, alla sua seconda stagione in maglia biancorossa, ha parlato del suo percorso sportivo iniziato “quando ero bambino con il basket, poi i miei genitori non mi hanno voluto mandare a Treviso nella Benetton Basket perché ero troppo giovane e così ho deciso di dedicarmi alla pallavolo”.
A Treviso Enrico Cester ci è comunque arrivato poi qualche anno dopo nella squadra nella Sisley Treviso.
“Fare sport è sacrificio ma anche divertimento” ha sottolineato Cester ai presenti e ha quindi risposto alle varie domande che gli studenti gli hanno posto. Curiosità sull’alimentazione “quando giochiamo pasta in bianco al sugo, petto di pollo o bresaola o prosciutto”, su quanti allenamenti si fanno in una settimana, se nello spogliatoio sono tutti amici: “si, magari si formano dei gruppetti più per la lingua parlata che altro ma siamo uniti e quando si fa una cena tutti sono invitati”.
È arrivata anche la domanda se ha mai pensato di smettere di giocare: “Si ci ho pensato – ha sottolineato con un sorriso Cester – a Piacenza mi trovo molto bene, sono sposato da due anni e mia moglie abita lontano da qui, non è facile, a fine stagione vediamo come sto e valuteremo cosa fare”.