I due atleti della Gas Sales Piacenza hanno partecipato all’iniziativa organizzata dal liceo cittadino e incontrato giovanissimi studenti per spiegare loro l’importanza dello sport e dello studio.
Spiegare ai ragazzi l’importanza di saper conciliare sport e studio nel proprio percorso di crescita grazie alle testimonianze di ex studenti e atleti: è questo l’intento del convegno “Lo sport, i valori e il riscatto sociale: viaggio nel mondo dei diritti attraverso i grandi personaggi dello sport” organizzato dal Liceo Respighi di Piacenza.
L’iniziativa ha visto coinvolti due atleti della Gas Sales Piacenza Riccardo Copelli e Leonardo Scanferla insieme a tecnici e atleti professionisti come il nuotatore Giacomo Carini e una rappresentanza della Bakery Basket Piacenza.
Davanti a una platea di giovanissimi studenti, Copelli e Scanferla hanno parlato di come si sono avvicinati al mondo della pallavolo, di come hanno conciliato studio e sport e dato qualche suggerimento ai ragazzi.
Riccardo Copelli, centrale classe ‘96, ha raccontato la sua trafila nel settore giovanile di Modena, per poi ricevere la chiamata da Monza che gli ha aperto le porte della SuperLega:
“Ho iniziato a giocare a pallavolo come passatempo senza pormi obiettivi: il primo anno è andato bene e mi ha permesso di essere convocato a livello regionale e nazionale, da lì è partito tutto. Frequentavo il liceo classico e nel frattempo ero nel settore giovanile a Modena; dopo la maturità mi sono iscritto alla facoltà di Economia a Milano quando è arrivata la chiamata in una squadra che militava in SuperLega. Bisogna essere bravi a ottimizzare i tempi ed essere consapevoli che qualche rinuncia è necessaria però è una grande soddisfazione poter fare dello sport il proprio lavoro e affiancare al tempo stesso un percorso di studi di un certo livello”.
Gli fa eco Leonardo Scanferla, libero padovano classe’98, che ha iniziato la sua attività sportiva dapprima nel mondo del calcio per poi passare alla pallavolo:
“Fin da piccolissimo ho iniziato a tirare calci al pallone ma crescendo e complice mio fratello mi sono avvicinato al volley. A 14 anni ho fatto il mio primo camp estivo con Padova e da lì è iniziata una nuova avventura. Durante il periodo delle giovanili, ho riscontrato qualche difficoltà a conciliare al meglio il mio percorso di studi con la pallavolo ma con impegno e costanza i risultati arrivano. Per un ragazzo giovane cambiare spesso città aiuta a crescere e maturare a livello personale. Dopo Padova mi sono trasferito per una stag a Brescia per una stagione per poi arrivare qui a Piacenza. Voglio raggiungere traguardi importanti”.
Al termine degli interventi, spazio alle domande e alle curiosità dei ragazzi presenti in aula per poi chiudere la mattinata con i tradizionali autografi.